Rassegna stampa

ERA COME ENTRARE NELLE COSE

28 Giugno 2023 - 3 Settembre 2023 - Corner del Museo MAXXI - Roma

Domenico Notarangelo. Era come entrare nelle cose.
FOTOGRAFIE DELLA CIVILTÀ RUPESTRE

A cura di Francesco Cascino
Direzione Artistica e Archivio di Giuseppe Decio Notarangelo
Con il sostegno della Fondazione Pino Pascali (Puglia)

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NOTARANGELO LADRO DI ANIME

UN DOCUMENTARIO PER CONSERVARE LA MEMORIA DI UN’ARTISTA DALLA SENSIBILITÀ SOLIDALE.

Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 8 maggio 2019 - MyMovies.it

Scomparso il 4 dicembre del 2016, Domenico Notarangelo era un talento del calibro di Henri Cartier-Bresson e di Sebastião Salgado. Ma a differenza di questi due giganti della fotografia del secolo scorso, Notarangelo non ha viaggiato per il mondo. Tutto il suo lavoro si è concentrato dove era nato e dove viveva, in Puglia e in Basilicata. >> Leggi tutto

Domenico Notarangelo

Il Sole 24 Ore - Cultura
Fotografo, giornalista. Nato da una famiglia contadina in Puglia. A Bari entra in seminario nel 1943 e lì vive l’esperienza dei bombardamenti del 1945. Ritorna al paese nel 1946 dove la Curia lo allontana dal seminario a causa delle sue simpatie per il Comunismo. Dopo un periodo di studio ad Amalfi giunge in Lucania nella seconda metà degli anni ’50 stabilendosi a Matera, la sua città di adozione. Nella Città dei Sassi ha scoperto le affinità elettive che hanno dato senso ed ispirazione ai suoi molteplici impegni. A Matera si è dedicato all’attività politica e di operatore culturale. >> Leggi tutto

Addio a Mimì (Domenico) Notarangelo, fotografo del Vangelo di Pasolini

Angela Felice, Centro Studi PPP Casarsa della Delizia

Domenica 4 dicembre 2016 se ne è andato via anche Mimì. Mimì sta per Domenico e a Matera, città di adozione, non occorre altro per capire che si parla del fotografo, scrittore, giornalista battagliero, studioso di storia locale, che di cognome faceva Notarangelo. Grande uomo, d’altri tempi, capace di conciliare rigore politico, pacatezza signorile, umanità profonda e garbata, che in lui, uomo del sud dimenticato, era velata da un filo di malinconia.

Muore Domenico Notarangelo: si spegne lo sguardo di Pasolini su Matera

David Grieco, globalist.it

Conoscevo e ammiravo Domenico Notarangelo, ma ho avuto la fortuna di incontrarlo soltanto un mese fa. Mi aspettava in un letto di ospedale. Ci eravamo organizzati con i figli Mario, Toni e Peppe per registrare una conversazione tra me e lui sulla sua collaborazione con Pier Paolo Pasolini quando il regista capitò a Matera nel 1963 per realizzare Il Vangelo secondo Matteo.
Nel 1963, Pasolini tornava dalla Palestina dove aveva deciso di girare il suo film. Ma la Palestina, sfigurata esteriormente da un’edilizia selvaggia e devastata interiormente dalle tensioni tra palestinesi e israeliani, lo lasciò di sasso.

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